GSE Conto Termico 2.0: tanti vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni.

GSE Conto Termico 2.0: tanti vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni.

da | Mag 2, 2023 | bandi efficientamento energetico, giornalino 2022, GSE conto termico, PNRR, relamping pubblici

Il Conto Termico 2.0 erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) offre numerosi vantaggi alle Pubbliche e Amministrazioni intenzionate a realizzare interventi di efficientamento sugli edifici. L’architetto Carlo Pirovano, consulente specializzato in agevolazioni per le PA, non ha dubbi: «Si tratta dell’incentivo più immediato, erogato sotto forma di contributo, per la realizzazione di interventi quali realizzazione cappotto termico, sostituzione di serramenti e coperture, rifacimento dell’impiantistica, cambio dei generatori di calore con caldaie ibride a pompa di calore, installazione di impianti per il solare termico, building automation e, naturalmente, relamping.

Il vantaggio del Conto Termico 2.0 per le pubbliche amministrazioni consiste nel fatto che gli interventi agevolabili sono più numerosi, che sono previste premialità aggiuntive e che il contributo può essere prenotato. Non solo, nel momento in cui iniziano i lavori di efficientamento il GSE eroga un anticipo pari al 40% della somma prevista, mentre il restante 60% viene versato nelle casse dell’Ente a opere terminate. L’importo del beneficio varia a seconda del tipo di intervento e della destinazione d’uso dell’edificio: per le scuole di qualunque ordine e grado e per le RSA il Conto Termico 2.0 finanzia fino al 100% del massimale di spesa, mentre in edifici diversi, come per esempio le biblioteche o i municipi, il contributo per un solo intervento può arrivare al 40% del massimale previsto. Tuttavia, la percentuale può aumentare se al relamping si abbinano altri interventi in grado di migliorare ulteriormente l’efficienza energetica come, per esempio, la realizzazione del cappotto termico». Ma c’è un altro dettaglio che rende il Conto Termico ancora più interessante: «È una soluzione cumulabile con altri bandi – spiega l’architetto Pirovano – pertanto, facendo attenzione alle diverse opportunità, le spese di efficientamento anche in edifici diversi da scuole ed RSA possono essere coperte in gran parte con denaro pubblico. Per esempio, il contributo GSE è stato sommato da molte PA al Bando Rigenera di Regione Lombardia che per i comuni con meno di 5.000 abitanti prevede il finanziamento degli interventi fino al 90% dell’importo a fondo perduto, mentre per quelli sopra i 5.000 abitanti una copertura fino al 50%. E’ evidente che anche nei comuni più grandi, sommando il contributo del Conto Termico 2.0 con quello del Bando è possibile finanziare gli interventi quasi al 100%».

Come si calcola il contributo GSE? «Moltiplicando l’importo al metro quadro previsto per l’intervento per la superficie interna riscaldata».

A chi rivolgersi per saperne di più? «A consulenti specializzati che spesso s’impegnano anche per sviluppare progetti di efficientamento energetico a proprio rischio, grazie ai quali le PA possono ricavare fondi da utilizzare sia per l’efficientamento energetico stesso, sia per altri scopi».